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Anno 1946, a Gerenzano - Opere assistenziali, il Costume, Fidanzamento, Matrimonio, Nascite, Morti, Funerali

Opere assistenziali Dal 1621 incominciò l'assistenza ai bisognosi del paese per opera di generosi benefattori famosi od oscuri.

 

Opere pie Crivelli Gerolamo e Giovanni istituite con testamento del 5 maggio 1631 e 7 ottobre 1627.

Opera pia Marchese Federico Fagnani istituita con testamento il 7 febbraio 1838 e 24 marzo 1838.

Opera pia Caravaglia Sac. Luigi istituita con testamento il 17 giugno 1845.

Asilo infantile Carlo Berra istituito nel 1894 in seguito a legati disposti da Carlo Berra con suo testamento olografo del 4 ottobre 1856.

Tutte queste opere pie vennero poi fuse in una Congregazione di Carità che in seguito assunse il nome di Ente Opere Assistenziali e poi in Ente Comunale di Assistenza.

Pure l'opera di San Vincenzo della parrocchia svolse la sua proficua attività.

Degno pure di nota è il patronato scolastico che assiste gli alunni e le alunne bisognosi delle scuole elementari. O.N.M.I. L'opera nazionale maternità e infanzia esercita la sua opera benefica nel comune di Gerenzano dal 1934.

Al consultorio, diretto da uno specialista per i bambini, nelle visite che si tengono quindicinalmente, vengono portati i bimbi dagli uno ai tre anni e nei casi bisognosi anche oltre. Ad essi secondo l'opportunità viene dato gratuitamente: vitamine, pappe, zucchero, latte in polvere, pastine glutinate, sapone. A natale, vengono poi dati alle madri premi in denaro, abitini e giocattoli per i bimbi.

Il Costume Negli anni precedenti il 1900 gli abitanti di Gerenzano usavano nei giorni di festivi e nelle grandi occasioni indossare i loro bei costumi locali, che avevano una gentile nota folkloristica. Questa bella usanza andò tuttavia disperdendosi, col passare degli anni ma tuttavia in qualche occasione che le spose usavano portare quale cassettone ove mettevano tutto il loro corredo, si può ancora ammirare qualche esemplare.

Fidanzamento Quando a un giovanotto piace una signorina, nella maggior parte dei casi, non glielo dice personalmente ma incarica un comune amico di fargli da ambasciatore. Ottenutone il consenso dopo pochi mesi avviene il fidanzamento ufficiale. La mamma dello sposo futuro, accompagnata da un parente si reca a casa della sposa e le porta unitamente all'anello un abito, il velo da sposa e se la futura sposa ha delle sorelle dei piccoli regali per loro. La futura sposa ricambia l'anello, pur essendo il futuro sposo assente.

Matrimonio Gran pompa, suonano le campane a distesa, la sposa in candido abito avvolta in veli accompagnata dal padre, si reca all'altare con un gran corteo di parenti e amici. Lo sposo dopo aver donato gli ori consuetudinali, in quel giorno si reca esso pure all'altare coi parenti. Le cerimonie avvengono di solito di sabato mattino, e tutti dopo un leggero spuntino a cerimonia finita, girano per le vie del paese fermandosi nelle diverse osterie, aspettando l'ora di cena. Il cenone di gala dura dal sabato sera alla domenica mattina, allorchè tutti si recano alla prima santa messa e poi ognuno raggiunge la propria dimora. I vedovi si sposano sempre al mattino del sabato dopo la prima s. messa senza cerimonie.

Nascite Ai neonati viene sempre imposto il nome dei nonni o paterni o materni, qualora questi sono deceduti. Nessuna cerimonia caratteristica per il battesimo.

Morti Nota dolorosa per tutta la popolazione quando si ode la campana coi suoi lenti rintocchi funebri. Tutti smettono di lavorare per recitare un requiem. Alla sera si recano in casa del defunto e in raccoglimento rispondono al rosario.

Funerali Avvengono con l'accompagnamento di tutti i sodalizi religiosi del paese. Al cimitero, si usa gettare sulla cassa del  defunto una manciata di terra, quando la cassa è già calata nella fossa e sta per essere ricoperta.